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La collezione, esposta fino al 12 gennaio 2025 al Museo di Villa Bassi-Rathgeb ad Abano, racconta il ruolo delle donne nella società italiana tra la fine dell'800 e l'inizio del '900.
Fino al 12 gennaio 2025, le sale del Museo di Villa Bassi-Rathgeb ad Abano ospitano la mostra "Donna, musa, artista. Ritratti di Cesare Tallone tra Otto e Novecento", a cura di Raffaele Campion, Silvia Capponi, Elena Lissono e Barbara Maria Savy.
Un'occasione per esplorare la produzione di Cesare Tallone, maestro ritrattista, artista di grande successo, direttore dell'Accademia Carrara di Bergamo, noto per aver immortalato volti come quello della Regina Margherita e per aver fondato una delle prime scuole di pittura femminili.
L'esposizione è la prima interamente prodotta, organizzata e promossa dal Comune di Abano e dal Museo Villa Bassi-Rathgeb e nasce da un lavoro di studio e di approfondimento sulla collezione permanente del Museo, con particolare attenzione sulla produzione ritrattistica femminile dell'artista.
I dipinti offrono uno spaccato del ruolo della donna nella società tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.
Tra le opere spiccano i ritratti della famiglia dell'artista, tra cui quello della moglie, la poetessa Eleonora Tango, e dei figli Guido e Irene; ma anche di Linda Maria, sorella del pittore, realizzato nel 1887 in occasione del fidanzamento con l'ingegnere Guglielmo Davoglio, anche lui ritratto in quella occasione. Dopo esser stati a lungo separati, per le diverse vicende espositive e collezionistiche, i due ritratti, concepiti in pendant e tra i più intensi eseguiti da Tallone, si ritrovano ora riuniti.
Un'intera sezione della mostra è dedicata alla vita intelletuale delle donne della famiglia Tallone. Eleonora Tango e sua sorella Virginia Tango Piatti, scultrice, pianista, traduttrice e giornalista, erano legate a personalità come Sibilla Aleranno, scrittrice e giornalista nota per la sua attenzione alla condizione femminile italiana del tempo.
Ma attorno a Tallone gravitano anche la poetessa Ada Negri, la critica Margherita Sarfatti, il "Vate" Gabriele D'Annunzio e il massimo esponente del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti.
L'esposizione esplora queste connessioni e la loro influenza sulla rappresentazione della donna, fornendo una rappresentazione calzante di come le donne di quel tempo venivano rappresentate o si auto-rappresentavano. Figure che pur fra enormi difficoltà, stavano conquistando un ruolo sempre più incisivo nel Paese, soprattutto in campo culturale.
Tallone stesso, fondatore di una scuola d'arte femminile a Bergamo, diede spazio alle opere delle sue allieve. Di queste, sono presenti in mostra "Nature morte con fiori" di Clara Muller e il "Ritratto della sorella Valeria" di Emma Nessi.
Da segnalare anche, a firma dell'artista, il "Doppio ritratto femminile" (1887 circa), quello dell'attrice Lina Cavalieri (1905 circa), icona di stile, fino al provocatorio "Nudo femminile" del 1910.
Arrichiscono la mostra, opere di Lino Selvatico e Giovanni Boldini, ma anche oggetti di moda e arti applicate dei vicini Musei Civici di Padova (come borsette in raso e panno e ventagli), a completare il quadro della società e dei costumi femminili del periodo.
Informazioni, Orari e Biglietti
La mostra è visibile da mercoledì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Lunedì e martedì chiuso.
Ingresso:
Intero 10 euro. Ridotto 8 euro.
Per i residenti di Abano Terme 8 euro. Per studenti (7-25 anni) 5 euro. Ridotto famiglia 25 euro.
Villa Bassi Rathgeb
Via Appia Monterosso, 52
Maggiori info: www.museovillabassiabano.it
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