Fino al 22 luglio “Materialità e metamorfosi”, la mostra di Joan Mirò a Palazzo Zabarella
Sarà visitabile fino a domenica 22 luglio a Palazzo Zabarella a Padova, la mostra Joan Miró: Materialità e Metamorfosi, organizzata dalla Fundação de Serralves – Museu de Arte Contemporânea di Oporto.
La mostra, di respiro e di interesse internazionale, raccoglie ottantacinque tra quadri, disegni, sculture, collages e arazzi provenienti dalla straordinaria collezione di opere del grande artista surrealista catalano di proprietà dello Stato portoghese.
Focus del percorso espositivo, che spazia lungo sei decenni di attività del maestro, dal 1924 al 1981, è la naturalezza fisica dei supporti impiegati da Mirò, nonché la trasformazione dei linguaggi pittorici che l’artista iniziò a sviluppare nella prima metà degli anni
Venti, documentando le sue metamorfosi artistiche nei campi del disegno, pittura, collage e opere di tappezzeria.
Pittore, scultore, ceramista, un nome tra i più noti nel mondo dell’arte moderna, nella sua esplorazione della materialità, in cui fu eguagliato forse solo da Paul Klee, Miró allargò in maniera decisiva i confini delle tecniche di produzione artistica del Ventesimo secolo.
Nel corso della sua carriera l’inventario dei supporti fisici utilizzati comprende materiali tradizionali, come tela (montata su telaio o meno, strappata, logorata o perforata), diversi tipi di carta da parati, pergamena, legno e cartone (ritagliato e ondulato), ma anche vetro, carta vetrata, iuta, sughero, pelle di pecora, fibrocemento, ottone, truciolato, Celotex, rame, foglio di alluminio e carta catramata.