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Cucina

Specialità del territorio: i dolci di Carnevale in Veneto

25 Febbraio 2022

Alla scoperta delle tipiche prelibatezze di Carnevale in Veneto.

Il Carnevale, come ogni festa e ricorrenza che si rispetti in Italia, porta con sè un trionfo di tradizioni culinarie, e spesso, sono proprio le Festività, a mettere in evidenza le tipicità di ogni Regione, anche se, come nel caso della pasticceria legata al Carnevale, le ricette sono molto simili e a cambiare è la denominazione.

Anche in Veneto, i dolci simbolo della festa di Carnevale sono i dolci fritti

Del resto se i giorni principali di questa ricorrenza sono il giovedì ed il martedì "grasso" va da sè che non possono essere dolci dietetici, almeno quelli della tradizione!

Semplici, buoni e gustosi i principali dolci carnevaleschi veneti sono tre:

• le frittelle, in dialetto "frìtole" o "frìtoe"
• i galani, termine utilizzato da Venezia a Verona e noto in altre parti d'Italia come "chiacchiere" o "crostoli"
• le castagnole, prodotto della tradizione anche in Liguria, Lazio, Marche, Emilia-Romagna

Oltre a questi, ne menzioniamo altri due, forse meno conosciuti, ovvero i gnocchi dolci di Verona e la Megiassa polesana.

Frittelle

Sono considerate il dolce tipico del Carnevale di Venezia, ma sono diffuse in tutto il Veneto, magari con qualche variante.

La frittella tradizionale veneziana è preparata con una pastella di uova, farina, latte, uvetta sultanina, pinoli e zucchero che viene fritta e spolverata con una nevicata di zucchero semolato sopra.

A Verona sono senza pinoli ma vengono arricchite con mela e grappa

Tipiche anche quelle ripiene, di zabaione e o crema, di diametro più grande.

Galani o Crostoli

O "bugie", "fiappole", "cenci", "frappole" etc etc. Sono forse il dolce più tipico e diffuso del Carnevale in Italia. Hanno un'origine molto antica: sembra che derivino dai "frictilia", dolci fritti preparati ai tempi dell'Antica Roma per i festeggiamenti primaverili corrispondenti al carnevale di oggi.

Per preparare i galani si frigge (o si cuoce in forno) un impasto tagliato a strisce fatto di farina, burro, zucchero e uova miscelati assieme ad un po’ di acquavita, o grappa, marsala, sanbuca, vinsanto (una di queste componenti a scelta). Una volta pronti si spolverano i galani con zucchero a velo. 

Le castagnole

Le castagnole sono un'altra ricetta semplice della tradizione di varie regioni d'Italia tra cui il Veneto. Vengono chiamate anche fave o favette visto la loro forma rotondeggiante e di piccole dimensioni.

Per fare le castagnole si formano delle palline con un impasto di uova, zucchero, farina e burro che poi devono essere fritte nell’olio bollente. Come per i galani c’è la variante della cottura in forno.

Gnocchi dolci del Carnevale di Verona

Gli gnocchi dolci sono il simbolo del Carnevale di Verona, tra i Carnevali più antichi del nostro paese. Non a caso il culmine di questo carnevale è in programma nel cosidetto "venerdì gnocolar", giorno di sfilata di carri allegorici aperta dal "Papà del Gnocco", re del carnevale veronese eletto un mese prima dei festeggiamenti.

Si tratta di una variante dolce rispetto a quelli tradizionali e salati, creati aggiungendo all'impasto classico di patate e farina, vaniglia, pinoli ed uvetta, ottimi da gustare bevendo un calice di vino bianco.

Megiassa, dolce carnevalesco del Polesine

Dolce tipico del carnevale a Rovigo e in Polesine è invece la torta Megiassa (o "meiassa" o "smeggiassa" a seconda delle aree geografiche), diffusa anche in alcune zone della bassa padovana.

Il nome del dolce pare derivare da un altro dolce medievale, il "migliaccio", realizzato utilizzando sangue di maiale e farina di miglio (da qui il nome) ed altri cereali coltivati nelle campagne polesane.

Si tratta di un dolce tradizionale povero, ottenuto con ingredienti comuni. In genere un impasto di farina di mais, zucca, patate americane (patate dolci), pane raffermo messo in ammollo o castagnaccio con canditi, uvetta, scorze di limone, mele, fichi secchi. Il tutto poi veniva dolcificato utilizzando la melassa, un sottoprodotto del saccarosio ottenuto dalla barbabietola, ortaggio simbolo del Polesine e della Bassa Padovana.